Messaggio per una tartaruga che vuole correre – Franco Elsy – Piemme
Due tartarughine gemelle (Anis e Bana) vivono felici con la loro piccola comunità di animaletti nella radura vicina a uno stagno, che è per tutti l’unico mondo esistente. Quando Nahla, loro cugina, va a trovarle e racconta del luogo meraviglioso da cui proviene, tutti gli abitanti della radura sentendola parlare del mare, di navi, di grandi pesci e di uomini – pur considerandola un po’ matta, ne restano segretamente affascinati. Una delle due gemelline (Anis) continua a pensare ai racconti della cugina e alla mappa da essa disegnata col percorso per raggiungere il mare, al di là del bosco e della collina, dove gli abitanti della radura credono esista “il nulla”. Anis fa un tentativo per uscire dalla radura, ma viene trovata e riportata indietro. Alla fine, però riesce a portare a termine il suo progetto e raggiunge il mare (dove vede tutto ciò che Nahla aveva descritto), mentre i suoi amici – pur avendo osato avventurarsi al di là della radura – la vedono andare oltre la collina senza osare di seguirla. Morale della favola: esiste qualcosa di concreto dietro l’angolo, esiste una realtà che non conosciamo.